Nella raccolta “Soltanto per ricordare"
dal libro: A pesca di trote selvatiche (2010)
di Domenico Feriani.La trota fario selvatica...o andate a pescarla, o trovate un amico che la sa pescare e ve la regala, oppure...rinunciate alle polpettine!
Preparo le polpettine secondo una ricetta che mi ha descritto un pescatore trentino incontrato durante una battuta di pesca.
- Dopo aver pulito le trote, si lessano in acqua e sale con l'aggiunta di aromi; consiglio qualche bacca di ginepro ed alcune foglioline di timo;
- cucinato il pesce, lo si pulisce perfettamente togliendo la testa, la pelle, la lisca e le spine più grosse;
- si sminuzza la polpa di trota in pezzetti molto piccoli togliendo, con l'ausilio di una pinzetta, tutte le altre piccole spine;
- a parte si lessano delle patate da gnocchi e si passano poi al passaverdura, in quantità più o meno pari alla polpa di trota;
- si unisce la trota alle patate, impastando bene e legando il tutto con un uovo;
- a questo punto si possono aggiungere gli aromi preferiti: formaggio grattugiato, oppure buccia di limone finemente tritata, oppure noce moscata od altro ancora, secondo la fantasia ed i gusti personali;
- l'impasto si può suddividere in più parti e poter così diversificare i sapori aggiuntivi;
- si confezionano quindi le polpettine, eventualmente di misura o forma diversa per distinguere i diversi sapori;
- si passano le polpettine sul pan grattato e si friggono in olio extravergine di oliva.
Servire a caldo con un buon calice di rosatello: è un antipasto di sicuro successo.
Domenico, 3 gennaio 2010.
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