giovedì 24 dicembre 2009

Preghiera del Cacciatore e del Pescatore

Nella raccolta “Soltanto per ricordare"
dal libro: A pesca di trote selvatiche (2010)
di Domenico Feriani.

In un numero della rivista "Il cacciatore italiano" di qualche anno fa, è stata pubblicata la fotografia di un dipinto dal titolo "La Madonna del beccaccino". In questi miei ricordi, fino ad ora, ho scritto soltanto di pesca: ma la seconda grande passione, che riempie le mie giornate di pensionato, è la caccia, che pratico in forma vagante, sia della selvaggina stanziale, sia della migratoria.

Ho ritagliato la fotografia che, inserita in una semplice cornice trasparente, tengo sul tavolo da lavoro del mio studio.

La Madonna del beccaccino è una tela di metri 2,20 per metri 1,80, che il pittore Annibale Ceruti ha dipinto nella prima metà del secolo scorso.

Gli era stata commissionata dal parroco di Santa Fè in Argentina, ma, per motivi politici, l'opera non potè mai varcare l'oceano.

La tela fu allora acquistata dal "Club del Beccaccino".

Fu presentata al parco di Monza in occasione dell'annuale festa del cacciatore e poi trasferita nella chiesa di Casoni Borroni, località di Casei Gerola, retta da Don Rino Dossena, cinofilo, scrittore e beccaccinista: anche ora è meta di visite da parte di fedeli, soprattutto di cacciatori beccaccinisti.

A me il dipinto piace molto.

Cercando di saperne di più, sia sul dipinto, sia sul club, ho trovato in Internet la "Preghiera del cacciatore" e ne sono rimasto entusiasta, profondamente colpito, ritrovando miei sentimenti e stati d'animo.

Mi mancava però una "Preghiera del pescatore"!

Partendo allora dalla preghiera del cacciatore, ho pensato di scriverne una nuova versione che potesse accumunare cacciatori e pescatori:

Ti lodiamo,

Signore, perchè dai vita all'acqua, ai boschi, ai fiori, agli animali,

alle pianure, alle montagne e al sole che illumina.

E Ti lodiamo perchè ci doni di giungere alle nevi bianche ed alle paludi,

di camminare nelle pinure e di salire le colline

e perchè ci fai continuamente comprendere la bellezza della Tua creazione.

Ti lodiamo Signore, perchè ci concedi di vedere caprioli e camosci sui monti,,

l'aquila ed il falco nel cielo,

le pernici ed i fagiani, le lepri ed i beccaccini;

perchè ci concedi di vedere nelle acque cristalline

i lavarelli, le trote, i temoli ed i salmerini

e quante altre creature sono nel mondo a Tua gloria.

Perdonaci, Signore,

se qualche volta le sacrifichiamo alla nostra passione

per arricchire la nostra tavola,

ma la loro esistenza ci fa capire la Tua generosità,

ci dispone al rispetto dei Tuoi beni ed alla riflessione.

Sii lodato, Signore,

per la pace che ci donano montagne, pianure, boschi, canneti;

per la serenità che ci donano laghi, torrenti, rii, ruscelli e fiumi

e per i pensieri che ci suscitano:

scrutando la natura

ed ascoltandone la voce

impariamo a ritrovarTi

nel profondo del nostro spirito.

E se un giorno

Tu volessi farci restare tra loro,

accogli, nella Tua infinita misericordia,

la nostra anima di peccatori,

ma a Te più vicina.







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